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7) Il diritto al lavoro e le pari opportunità
Una fase di miglioramento economico tende a favorire anche l’emancipazione di un popolo; invece in caso di stagnazione o recessione di un sistema economico basato sul profitto, i primi a farne le spese sono proprio i diritti civili conquistati.
E’ fin troppo evidente l’arretramento della qualità dell’ambiente lavorativo.
Ci riferiamo alla precarietà del posto di lavoro e a come questa stia condizionando l’assetto dei rapporti sociali offrendo ai cittadini più deboli sempre minori garanzie di continuità e qualità, nonché di concreta riduzione della sicurezza.
Ecco perché l’Amministrazione Comunale deve essere in grado di allestire piani di intervento capaci, se non di attenuare immediatamente questa situazione, quanto meno di creare alcune condizioni perché l’iniziativa dei singoli o di nuove società, anche cooperative, trovi spazi di espressione nel territorio bustese: pensiamo fra l’altro anche a spazi pubblici in disuso che vengano riattivati per ospitare, in comodato d’uso temporaneo, start up, nuove iniziative artigianali o commerciali, nuove attività di servizio alla persona.
Anche l’obiettivo delle pari opportunità fra donne e uomini sembra allontanarsi sempre di più, con le donne prevalentemente condannate dal ridimensionamento e de-potenziamento del welfare a farsi carico di un’infinità di mansioni extra lavorative (cura dei piccoli, degli anziani, dei malati, degli inabili).
BaS intende muoversi con determinazione ed efficacia per garantire autonomia alla donna, come pure rendere efficaci gli interventi pubblici nel settore della cura dei minori e delle persone in stato di bisogno, anche attivando proficue sinergie con il volontariato.
Tuttavia una forza politica che voglia governare la Città deve favorire anche le politiche del Lavoro: